Strega 2022 1 - 3 - gli scompaginati

inizio adesso questo libro randagio, mi pare l'unico ancora scoperto :)

Bacà padroneggia molto bene la scrittura, per “esattezza” dei termini e capacità di registro ironico, ma la storia è povera, direi anche poco credibile, narrata in sequenza temporale. Un vezzo minimalista?
Il libro riguarda, più che svolgere, il rapporto con la violenza; il protagonista, di indole mite, subisce un paio di situazioni che rischiano di diventare violente, e sposa la tesi che occorra ammettere il nostro lato violento, e imparare a controllarlo, e non escluderlo dalla nostra vita, tesi che non mi sembra supportata dalle conseguenze dell’aggressione finale al protagonista (che non difende neanche sé stesso) che si estendono al figlio, all’amico e all’intera folla che assisteva al concerto.
Il brano più convincente è la graduale ripresa di conoscenza in ospedale: prima la consapevolezza del dolore al fianco, poi dell’ambiente dell’ospedale, poi del vuoto di memoria, l’immagine di quando si vestiva prima di uscire per il concerto, il brusio, le voci di un ospedale in subbuglio, poi l’immagine lancinante del figlio a terra.

Una riflessione sulla violenza e sul fatto che sia parte essenziale di noi, perché oscurata ma istintuale e naturale. Pronta ad emergere se necessario. Il koan cioè il percorso di consapevolezza porta Davide Ricci, il neurochirurgo protagonista, a fare i conti con il Potere dentro di noi che consente alla raffinatezza del cervello di dominare (oppure no) gli istinti brutali propri dell'uomo. Libro costruito con tensione crescente, a tinte fosche ma acuto. Neo è l'erudizione, che in alcuni momenti diviene saccenza e disturba un po', a mio parere. Per quanto il messaggio attuale e forse necessario è che venire a patto con i nostri istinti vuol dire accogliere un tratto naturale e che possiamo e dobbiamo controllare con consapevolezza, per incanalare l'aggressività verso la ricerca di noi stessi. Libro scritto comunque bene e che può meritare di andare avanti, senza dubbio.

Un bel libro molto interessante per chi, come me, ha vissuto gli anni di piombo, qui agli albori. Tra fatti e personaggi assolutamente reali si snoda la vicenda politica del giovane protagonista, ma soprattutto la sua vicenda ideologica, il suo progetto interiore, la sua storia intima. Scelte complesse, grandi entusiasmi, e poi dubbi, sofferenze, solitudini..... mi è piaciuto molto. Lo stile è buono ma la struttura molto semplice, non credo possa vincere lo Strega, ma magari la cinquina.....

Bel libro, che si legge tutto d'un fiato, che mi ha fatto rivivere certe sensazioni che ho provato da ragazza, non un romanzo ma una cronistoria, molto ben documentata, ma dubito possa passare nella cinquina.