Dentro l'architettura - Taj Mahal - gli scompaginati

Letteratura (ovviamente), viaggi, fotografia, arte, poesia, filosofia...mancava l'architettura! E spero non vi dispiaccia se ho pensato di raccontarvene io, attingendo al repertorio delle immagini, dei ricordi e delle emozioni, che ho collezionato in tanti anni (ormai almeno 35) di viaggi guidati dal desiderio di esplorarne i capolavori. Perché se è valido per un quadro, che ci restituisce dal vero una gamma di colori, di sfumature, di textures che la  foto su un libro non potrà mai darci, lo è a maggior ragione per l'architettura, che è fatta di spazi, di luci, di vibrazioni materiche. E tutti questi elementi, mescolati assieme, stimolano in noi le più diverse reazioni: quali, e in che modo? Ecco, mi piacerebbe, con queste mie brevi note, provare a dare delle risposte a questi interrogativi e, soprattutto, a spingere qualche Scompaginato - al di là dei numerosi architetti tra noi che evidentemente già lo fanno - a posare uno sguardo diverso, più consapevole, sul mondo  costruito che li circonda. E se le mie osservazioni risulteranno frammentarie, lacunose o assolutamente opinabili, sono sicura che potrò contare sui commenti di tanti preparatissimi colleghi, che fin d'ora ringrazio.