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a cura di Giorgio Di Genova
Promenade. Benito M and Eleonora D
1968, olio su tela, cm. 130 x 73,5
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recensioni
Mario
27 Mar 2021
Si Giorgio, mi sono espresso male. Ed in effetti non è tutta l'arte contemporanea che mi riesce ostica, ma solo una parte. Diciamo che in generale non vado d'accordo con l'arte concettuale. Non è facile spiegare, ma la potrei mettere così: nell'arte io cerco qualcosa che mi emozioni, e tramite le emozioni mi faccia pensare qualcosa. L'arte concettuale non mi emoziona, ed i pensieri che trasmette mi sembrano banali. Però preferirei non scrivere di cose che non conosco: considera queste righe non come l'allocuzione di uno che disprezza ciò che non è in grado di capire (il che sarebbe davvero un comportamento da ignoranti), ma solo come il mio doveroso tentativo di rispondere alla tua gentile richiesta.
Giorgio Di Genova
27 Mar 2021
Caro Mario, da quanto scrivi mi par di comprendere che hai un atteggiamento negativo nei confronti dell'arte contemporanea, che arte moderna non è, dato che per prassi per arte moderna s'intende quella dal '400 in poi. Ti sarei molto grato se cortesemente me lo spiegassi. Grazie
Mario
22 Mar 2021
Persino uno come me, tetragono all'arte moderna come pochi, trova adorabile questo sberleffo ai cugini transalpini. Che tra l'altro mi ricorda i versi di Gaber: Se potessi mangiare un'idea/Avrei fatto la mia rivoluzione
Mario
26 Dic 2020
Grazie Giorgio, è molto istruttivo questo quadretto che descrive in due parole la forza e le meschinità dell'arte italiana degli anni '60! Sono andato su Internet a cercare qualche opera di Vacchi (non lo conoscevo affatto, ma la mia ignoranza è vasta come il mare) e mi ha davvero colpito. Figure raccapriccianti ma colori di una bellezza incredibile...
Valeria
14 Dic 2020
Grazie Giorgio, anche di questa incursione nel "backstage" dell'evento artistico più noto in Italia!