Le vostre opinioni su MANUALE DI CACCIA E PESCA - gli scompaginati

Certamente non un capolavoro, ma una lettura piacevole, nel mio caso piacevolmente divorata in un paio di viaggi :).

Un libro squisitamente femminile, perfettamente apprezzabile dalle donne della nostra generazione, figlie di una società patriarcale ancora lontana dai disinibiti proclami e dalle certezze (o no?) delle nostre figlie.
(Per citare il titolo del nuovo Milone): Astenersi maschietti!

Rimando alla scheda di presentazione, ribadendo che il libro è particolarmente innovativo nella struttura, ed ha probabilmente dato l avvio ad un genere letterario, quello del racconto corale in cui più vicende personali e famigliari si intrecciano, particolarmente fecondo di romanzi per me bellissimi, dalle saghe di Olive Kitteridge e di Lucy Burton di Elizabeth Strout a "Il tempo é bastardo" e "The Candy House" di Jennifer Egan. Quanto al riferimento di Mario a Cosmopolitan, per me evocativo di glamour, Vip e pettegolezzi, mi pare quanto di più lontano da questa storia di "ordinary people" che affrontano le grandi e piccole tragedie che la vita, prima o poi, infligge a tutti noi.

Mi sembra ingeneroso definirlo il supplemento di Cosmopolitan.L'educazione sentimentale di Jane si svolge soprattutto negli anni 90, anni di passaggio, contraddittori, che fanno i conti con nuovi scenari mondiali ed in cui la connessione costante è ubiquitaria non esiste. Segreterie e cabine telefoniche registrano gli avvenimenti e la protagonista incontra uomini vacui e pieni di sé, i contrasti e le gelosie del lavoro, la stesa malattia in modo ironico e spesso razionale. Libera da stereotipi della letteratura precedente con ruoli ben definiti, apparentemente irrisolta ma lieve. Voto giusto sarebbe tre stelle mezzo, ma non potendolo fare eccedo leggermente

Scritto bene, indubbiamente. Ma siamo sempre sul livello del supplemento gratuito di Cosmopolitan.

Per me questo libro è stato una lettura piacevole, originale, divertente a tratti. Però davvero molto semplice nella struttura, nella scrittura e nella vicenda. La presentazione di Cognetti e la buona critica di Concita Di Gregorio mi sembrano eccessive. Per me 3 stelle sono troppe, 2 poche…..metto 2 ma penso 2,5: voto medio.

Il libro è costituito da una serie di storie unite fra loro da legami fra i protagonisti. E’ ben scritto, sottile ed originale nella sua apparente semplicità. L’ho trovato accattivante con spunti per riflettere sulle scelte, le paure e gli stereotipi di cui siamo imbevuti.