Le vostre opinioni su LA RICREAZIONE E' FINITA
I LIBRI CHE ABBIAMO LETTO
8 recensioni
Paola
18 Gen 2024
Sicuramente Dario Ferrari sa scrivere, ed anche in modo molto accattivante, e " La ricreazione è finita" é una lettura che assicura il divertimento. Meno brillante ho trovato l'alternanza fra il registro comico /satirico con quello drammatico, che Ferrari a mio avviso dimostra di non padroneggiare altrettanto bene: in altre parole, se il tratteggio dell' ambiente universitario è pienamente riuscito, e molto godibile, ho trovato più difficile appassionarmi alle vicende dei componenti della donchisciottesca Brigata Ravachol, francamente un po' troppo inverosimile.
CLELIA
18 Gen 2024
Scrittura brillante, a tratti molto divertente; regali sparsi fra le pagine, ad abundantiam rispetto alla storia (opinioni su altri libri, osservazioni trasversali molto originali, descrizioni acute e sottili, spesso esilaranti); un pagina sulla mattina dell’azione del 17/10/1977 che mi ha colpito abbastanza profondamente. Originale la trama, ben governata fino al valevole finale. Unico dubbio: il livello mi è parso un po’ discontinuo, quasi le promesse non fossero mantenute con costanza, ma forse è dipeso dai tempi della mia lettura.
Valeria
14 Dic 2023
Sottoscrivo in pieno i commenti di cui oltre: un libro godibilissimo, che mescola vera comicità (mi sono pure ritrovata a sghignazzare da sola in treno), con l’analisi amara, malinconica e impietosa di una certa Italia, che possiamo tutti riconoscere. Certamente non un romanzo da “grande respiro”, ma pienamente riuscito nei suoi obiettivi.
Gli assegno 4 stelle, lo considero, per tornare alle valutazioni scolastiche un “dal 3 al 4”!
Gli assegno 4 stelle, lo considero, per tornare alle valutazioni scolastiche un “dal 3 al 4”!
Mario
07 Dic 2023
Un romanzo più profondo di quanto sembri. In primo luogo per la ricchezza narrativa. In questo libro ci sono un bel po' di cose - trentenni di provincia che si sbronzano, carri allegorici che saltano per aria, pistole finte e mitra veri, accademici in carriera, fidanzate borghesi e terroristi in pensione: ma tutte le vicende si compongono in maniera originale, ed alla fine non resta alcun filo pendente.
E poi, questo libro fa rivivere degnamente - ed era ora - il più grande genere espressivo che il nostro Paese ha donato al mondo: la Commedia all'Italiana. Nel romanzo sono riconoscibili fin dall'inizio diversi calchi consueti - tutti ripresi in maniera molto garbata, devo dire: i Vitelloni di Fellini, il Bar Sport di Benni, il primo Eco. E quando l'intreccio decolla, ed i personaggi mostrano davvero di che pasta sono fatti, sembrano rientrati in azione addirittura i grandi maestri: Monicelli e Dino Risi. Le vicende di questi Mostri, (a volte comiche, a volte tragiche ma sempre amare), narrate con genuina cattiveria, ci fanno capire meglio di qualunque saggio sociologico perchè in questo Paese non possa cambiare mai niente, perchè - qualunque cosa succeda - a trionfare debbano essere sempre quelli che si mostrano più bravi a vendere il sedere: non il loro, naturalmente, ma quello di qualcun altro.
E poi, questo libro fa rivivere degnamente - ed era ora - il più grande genere espressivo che il nostro Paese ha donato al mondo: la Commedia all'Italiana. Nel romanzo sono riconoscibili fin dall'inizio diversi calchi consueti - tutti ripresi in maniera molto garbata, devo dire: i Vitelloni di Fellini, il Bar Sport di Benni, il primo Eco. E quando l'intreccio decolla, ed i personaggi mostrano davvero di che pasta sono fatti, sembrano rientrati in azione addirittura i grandi maestri: Monicelli e Dino Risi. Le vicende di questi Mostri, (a volte comiche, a volte tragiche ma sempre amare), narrate con genuina cattiveria, ci fanno capire meglio di qualunque saggio sociologico perchè in questo Paese non possa cambiare mai niente, perchè - qualunque cosa succeda - a trionfare debbano essere sempre quelli che si mostrano più bravi a vendere il sedere: non il loro, naturalmente, ma quello di qualcun altro.
Iolanda
27 Nov 2023
Un romanzo che affronta tematiche serissime con ironia e buona scrittura. A tratti davvero divertente. A tratti sconcertante e amaro. Il protagonista: mi piacerebbe averlo conosciuto, al bar, con gli amici davanti a una birretta.
Un pò tanto lungo, ma la colpa è del Kobo e del suo arido conteggio del tempo....non posso dare 4 o 5 stelle perchè mi è mancata un pò di "passione". Metto 3 ma è un 3,5.
Un pò tanto lungo, ma la colpa è del Kobo e del suo arido conteggio del tempo....non posso dare 4 o 5 stelle perchè mi è mancata un pò di "passione". Metto 3 ma è un 3,5.
Costanza
19 Nov 2023
E’ un romanzo grazie al quale ho riso, riflettuto, capito, ricordato, ho assaporato il piacere di leggere parole ben scelte e ben disposte. E’ uno di quei libri in cui il protagonista rimane con te, dopo che lo hai finito, di cui senti la nostalgia e continui a cercarne la compagnia. E’, soprattutto, un libro che fa riflettere sull’amarezza che certi valori calpestati sottolineano e che certe ingiustizie fanno vivere. Un libro bello, complesso, struggente per l’eleganza in cui fa emergere e accetta una realtà vergognosa e sempre attuale: il predominio dei forti e la condanna dei deboli.
IRENE E EMMA
03 Nov 2023
E' molto difficile scrivere una recensione dopo quanto hanno scritto sia Mario che Stefano nella proposta di lettura e ci piacerebbe che le loro parole di presentazione venissero riportate anche in forma di recensione, per coloro che esterni al club consultano e leggono il sito.
Ciò premesso abbiamo deciso di scivere a 4 mani in quanto lavoriamo e ci alleniamo insieme e tra un intervallo e uno spogliatoio ci siamo trovate a commentare questo libro, in quanto ci troviamo a vivere quotidianamente il mondo accademico, con i suoi intrighi, lotte di potere e di prestigio, per ambire alla carriera universitaria a qualsiasi livello (anche noi che siamo delle semplici funzionarie...). Non entriamo nella vicenda narrata da Ferrari, perchè per chi non lo ha letto lasciamo il piacere di scoprirla, con il suo bel colpo di scena finale; è un libro scorrevole, con una prosa spedita, che adotta la tecnica del romanzo nel romanzo ed è attuale perchè si posa su solide basi storiche, senza contare comunque che ben 3 donne dominano la storia che descrive gli anni di piombo, con continui rimandi letterari. Totale approvazione. Emma e Irene
Ciò premesso abbiamo deciso di scivere a 4 mani in quanto lavoriamo e ci alleniamo insieme e tra un intervallo e uno spogliatoio ci siamo trovate a commentare questo libro, in quanto ci troviamo a vivere quotidianamente il mondo accademico, con i suoi intrighi, lotte di potere e di prestigio, per ambire alla carriera universitaria a qualsiasi livello (anche noi che siamo delle semplici funzionarie...). Non entriamo nella vicenda narrata da Ferrari, perchè per chi non lo ha letto lasciamo il piacere di scoprirla, con il suo bel colpo di scena finale; è un libro scorrevole, con una prosa spedita, che adotta la tecnica del romanzo nel romanzo ed è attuale perchè si posa su solide basi storiche, senza contare comunque che ben 3 donne dominano la storia che descrive gli anni di piombo, con continui rimandi letterari. Totale approvazione. Emma e Irene
cristiana buttiglione
26 Ott 2023
Libro letto un po' di mesi fa...era stato suggerito da Enrico, il nostro accademico, ma non era stato votato.
Lettura divertente, godibilissima, sicuramente il bersaglio dell'autore è il mondo accademico, con tutte le sue storture e paradossi.
Il protagonista, con il suo vivere alla giornata senza progetti, diventa il granello di polvere nell'ingranaggio, vincendo casualmente un dottorato per effetto di opposte manovre di baroni universitari, e svelando poi tutte le assurdità del sistema, con il suo sguardo altrettanto casuale e distaccato sul mondo.
La rievocazione di una vecchia vicenda di terrorismo ambientata nella Viareggio dei carri allegorici ha infine un legame con il mondo universitario attuale descritto nel libro, perchè in modo altrettanto assurdo, paradossale e sconcertante, ci dice molto di quei cattivi maestri rivoluzionari, capaci di diventare i peggiori baroni dell'epoca moderna.
Mi è piaciuto !
Lettura divertente, godibilissima, sicuramente il bersaglio dell'autore è il mondo accademico, con tutte le sue storture e paradossi.
Il protagonista, con il suo vivere alla giornata senza progetti, diventa il granello di polvere nell'ingranaggio, vincendo casualmente un dottorato per effetto di opposte manovre di baroni universitari, e svelando poi tutte le assurdità del sistema, con il suo sguardo altrettanto casuale e distaccato sul mondo.
La rievocazione di una vecchia vicenda di terrorismo ambientata nella Viareggio dei carri allegorici ha infine un legame con il mondo universitario attuale descritto nel libro, perchè in modo altrettanto assurdo, paradossale e sconcertante, ci dice molto di quei cattivi maestri rivoluzionari, capaci di diventare i peggiori baroni dell'epoca moderna.
Mi è piaciuto !