Le vostre opinioni su LA PORTALETTERE - gli scompaginati

E’ uno di quei libri che sei contento di ritrovare la sera, una storia piuttosto avvincente. Se lo analizzi, però, lo trovi pieno di difetti.. La lingua è scarna e la sintassi non sempre corretta, non è organico nell’intreccio né ben documentato, i personaggi sono descritti in maniera inverosimile e grossolana.. E' curioso il fenomeno per cui libri "con gli ingredienti giusti" non appassionino mentre un libro con tante note stonate come questo ti chiami a sé .. con grazia diabolica!

L’inizio è stato francamente deludente, ho trovato quasi imbarazzante lo stereotipo della ligure che viaggia con mortaio e pestello pronta a produrre pesto ovunque vada. Ma come potrà mai essere un pesto fatto con basilico del Salento?..in seguito devo ammettere che la lettura è stata molto scorrevole e veloce tuttavia superficiale e “anacronistica” . Voto 2!

Valeria non me ne volere, ma ho trovato questo libro abbastanza inconsistente, e nemmeno scritto bene visto che le cose descritte fanno spesso "bella mostra di sé" (?) e le persone se arrabbiate "sibilano" (?). Per non parlare delle trame d'amore, che mi hanno catapultata a quando leggevo Liala, tutti o troppo buoni o cattivi, ma simili fra loro, privi di introspezione, e anche inverosimili (esempio, la figlia che sparisce in America e non fa sapere più nulla). Mi sembra che l'ispirazione dell'autrice sia stata piuttosto limitata nella forma e nella sostanza.

Un buon libro, piacevole, una storia originale, ma un pò piatto. Scritto mediamente bene. Non indimenticabile.

Lettura piacevolissima, scorrevole, andrebbero forse approfonditi di più alcuni aspetti, ci sono tante cose non dette o accennate, però come ha scritto Valeria si legge benissimo sia sotto l'ombrello che sotto l'ombrellone