Le vostre opinioni su LA FIGLIA IDEALE - gli scompaginati

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Le vostre opinioni su LA FIGLIA IDEALE

I LIBRI CHE ABBIAMO LETTO
3.0 / 5
8 recensioni
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Giulio
31 Ago 2024
Ho letto questo libro solo adesso, dopo tutti voi, perché quest’estate ero in Spagna e mi è venuta voglia di leggere un altro libro ambientato lì. Devo dire che in qualche modo concordo e mi riconosco in tutte le cose che dite nelle recensioni che mi hanno preceduto: alla fine questo romanzo mi è risultato faticoso, i personaggi sono veramente un po’ troppi e alcune delle loro storie in qualche modo accessorie. A volte noiose e ripetitive le narrazioni o introspezioni di Aurora e Maria; fastidiosi, come altri hanno rilevato, i cambiamenti improvvisi di soggetto e di tempo.

Vere e interessantissime però le storie su cui si basa. Avendo vissuto 5 anni in Spagna a inizio anni ‘90, quindi a soli 15 anni dal franchismo, mi ha sempre intrigato da un lato il modo quasi indolore con cui la Spagna è uscita dalla dittatura, dall’altra questo senso del “non-detto” che è stato il prezzo della veloce rappacificazione politica e sociale (loro lo chiamano “el pacto de olvido”). Un libro come questo aiuta a immaginare cosa può essere stata la vita sotto quella dittatura; in realtà sotto qualsiasi sistema non libero, passato o presente o futuro, ove si saldino interessi politici, economici e di religione intesa non come fede, ma come sistema di potere e di discriminazione.

Ricordo però qualche spunto molto bello: uno per tutti, l’immagine dell’uovo sbattuto (che anch’io ho come ricordo d’infanzia) come metafora della dolcezza e purezza ...
CLELIA
18 Gen 2024
L’ambientazione, anzi le ambientazioni e il contesto storico (Spagna franchista, Svizzera, il riflesso della Germania in guerra, uno scorcio di Inghilterra) sono molto interessanti e documentate; i personaggi sono complessi; c’è qualche bella pagina scritta in modo originale (quando Germàn parte, quando si esprime donna Aurora,…) ma ho fatto fatica a leggerlo. Credo sia la struttura del libro, il modo in cui le varie storie sono spezzate e ricomposte: forse l’immagine di pane carasau frantumato rende l'idea.
Valeria
07 Gen 2024
Un romanzo ambizioso che ben si serve di una vicenda marginale e di un mondo circoscritto - quello di un ospedale psichiatrico femminile - per raccontare, seppur tramite frammenti, l’impatto del franchismo sulla società spagnola. Però, però…troppo ambiziosa, mi è parsa, e non sempre ben padroneggiata la struttura del romanzo, fatta di continui sfasamenti temporali - spesso all’interno della stessa pagina - cambio di io narranti e, conseguentemente di linguaggi. Ho trovato francamente molto noiose e pure banali le pagine che vedono protagonista la giovane infermiera, Maria (il tentativo - mi pare - di assegnarle modalità espressiva e pensieri adatti al personaggio rendono a tratti i suoi racconti paragonabili agli articoli di un giornaletto scandalistico). Più interessanti le pagine sulla famiglia Goldstein e sul medico protagonista, German. Comunque non riesco ad assegnargli più di tre stelle!
Paola
31 Dic 2023
Concordo con Cristiana e Costanza, romanzo ricchissimo di spunti storici e scientifici (forse l unico che affronta il tema della rivoluzione portata dai farmaci neurolettici nel mondo della psichiatria), basato su una ricerca meticolosissima (come dimostrano le interessanti note finali dell'autrice), che ci ricorda con crudezza quello che è costata alla Spagna la sopravvivenza del regime franchista alla fine della guerra, e che rifugge un facile lieto fine. Indimenticabile, poi, la famiglia Goldstein, ed il suo amaro destino. Unica critica: la scrittura, a tratti didascalica, priva di slancio poetico, a tratti confusa nella narrazione, che alterna flash back e cambi di punti di vista soggettivi in modo un po' disorientante per il lettore.
Irene
23 Dic 2023
Concordo in tutto con la recensione di Iolanda e non potrei scrivere meglio, non lo metto sul comodino...
IOLANDA
23 Dic 2023
Non mi è piaciuto.
Un brodo allungato all'infinito, tante, troppe vicende, accatastate senza struttura narrativa. Lo stile normale, senza infamia e senza lode, con alternanza di pagine ben scritte ad altre banali, anche il ritmo è altalenante.....comprensibile quando i fatti narrati si dilungano troppo.
Salvo il contesto storico e sociale, il binomio spagna/svizzera e la storia dei Goldstein.
L'ho finito con fatica, cito Irene: non lo tengo sul comodino.
cristiana buttiglione
26 Ott 2023
Questo libro mi ha lasciato impressioni contrastanti. Inizialmente lo trovavo piatto, esagerato quando descrive l'infanzia di Maria, istruita da Aurora Rodriguez (vera omicida rinchiusa nel manicomio femminile), con questa vita orribile davanti a sé, e questi monologhi dei vari personaggi scritti in prima persona un po' ripetitivi, che riportavano in sequenza i loro pensieri. Lo stile, inteso in senso letterario, non mi è piaciuto, e non direi che è un libro scritto bene, o all'altezza di scrittori di prima grandezza, si avverte una certa tendenza "commerciale", quasi che l'obiettivo fosse di farne comunque un libro di facile vendita, di successo. Quello che sicuramente accade leggendolo, è che lo divori, per la trama, per le traiettorie di vita narrate, perchè speri nel lieto fine della classica storia d'amore, che per fortuna non c'è, ma soprattutto questo libro, secondo me, ha il merito di descrivere la Spagna dell'epoca di Franco, il nazionalcattolicesimo nelle sue più sordide manifestazioni, l'oppressione delle donne specialmente, il clima plumbeo che vi si respirava, l'immobilismo, e la gigantesca ipocrisia dei principi difesi dalla Chiesa e dallo Stato cattolico. Questo, insieme alle domande che la lettura provoca su come sia davvero stata la transizione della Spagna, fa venire voglia di approfondire cosa sia stata la Spagna di Franco, e cosa sia ora. Lettura ricca di spunti !
Costanza
12 Ott 2023
Quante cose ho trovato in questo libro ben scritto e fluente! L’oppressione del regime franchista, la sperimentazione medica, la paranoia e l’intelligenza, la complicità e la paura di essere perseguitati, lo studio della botanica, i colori della minacciosa Spagna e il grigiore della sicura Svizzera, il disincanto di chi è nato in una classe sociale e ne accetta le conseguenze, le sfumature dei sentimenti e della storia, l’amore filiale, le sfide e gli obiettivi di un medico appassionato, l’apatia e i pupazzi di stoffa, la complicità e l’amicizia, i baratri dell’infelicità, la passione. Grazie a tutti coloro che l’hanno votato.
Gli Scompaginati - circolo di lettura - via assarotti 39 - genova ITALY
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