Le vostre opinioni su ILONA ARRIVA CON LA PIOGGIA
Antonio S ce lo ha presentato così:
Lo scrittore nei panni del protagonista del libro, Maqroll il Gabbiere, un uomo di mare, racconta in prima persona le avventure, gli incontri e gli incidenti che gli succedono nel corso del libro ricordando anche frammenti del passato della sua vita tutti accompagnati da meditazioni specifiche sul loro significato nei confronti della realtà umana.
Mi piace evidenziare come tutto il testo, pur trattandosi di un racconto, sia impostato sulla personalità del Gabbiere che, proprio per il suo nome, vede lontano non solo fisicamente ma anche spiritualmente dal momento che quanto ha vissuto lo ha portato a formarsi una sorta di propria filosofia esistenziale permeata dai prodotti del caso e dalla propria sensualità. Maqroll è sempre in movimento alla ricerca di qualche cosa non ben definito.
La sua filosofia trapela sempre nel testo, nelle sue considerazioni, nelle sue descrizioni e nel descrivere i rapporti che ha con donne diverse tra loro ma sempre stimolanti (da ogni punto di vista).
Nei traffici a livello mondiale di cui si occupano i personaggi, traffici improbabili, malavitosi e innocenti, si annida l’unica nota umoristica o quanto meno leggera. Per il resto, Maqroll e Ilona, che sono personaggi accattivanti, vivono solo nel presente, sospesi e sottilmente inquieti, ma non sono sicura se l’angoscia di Larissa li travolga per la difficoltà a gestire un lato oscuro, o per la loro inconsistenza.
Sono d'accordo con Paola che la parte magica, che peraltro mi piace negli scrittori sudamericani, non si innesti fluidamente. La scrittura, nella prima parte, è acuta e rapida, il finale pesante e cupo.
Ad Antonio S chiederò stasera dove ha letto quelle meditazioni esistenziali che neanche io, come Paola, sono riuscita a rintracciare!
"Il gabbiere" era quello dell'equipaggio che stava sull'albero in alto a controllare le manovre delle vele e a scrutare l'orizzonte. Maqroll è un personaggio che guarda lontano e quindi prova sentimenti e esprime pensieri meno banali. Da qui il suo nome. Per il resto il libro ha un allure che mi ricorda molto le avventure di Corto Maltese. Fumetto/letteratura. A me la parte finale è piaciuta meno, l'ho trovata troppo d'effetto. Per il resto esprime bene un modo di vivere alla giornata senza preoccuparsi troppo del resto. Forse mi piace per questa sua libertà che invece io, intrappolato nel sistema, non ho. Volendo, secondo me, si possono trovare diversi spunti che altri libri non offrono. Sembra superficiale ma non lo è.
Mutis era amico di Marquez che lo apprezzava molto. Probabilmente nella sua scrittura si coglie la sua origine sudamericana.