Gianfranco Ayala fotografo e cineasta - 4 - gli scompaginati

Vai ai contenuti

Gianfranco Ayala fotografo e cineasta - 4

SPECIALS
4.   IL FILMATO

PV
E che mi dici del filmato presentato a Roma?
GA
Non avevo mai proiettato il filmato fino a quando, mentre lavoravo al libro del 2018, mi è venuta l’idea di cercare qualcuno che potesse digitalizzarlo. Ho trovato infine in Veneto un’ottima ditta, la Bazan, per la sua digitalizzazione.  Quando il filmato mi è tornato digitalizzato, mi è sembrato bellissimo: è quello che si è visto in mostra. È importante dire è che fu girato in due riprese nel ’48-’49, e che lo montai mentre preparavo l’esame di Anatomia, a Torino. Il documentario lo montai, credo, bene, ma all’esame fui brutalmente bocciato!
PV
Il filmato che ho visto riguarda il lavoro in miniera. E come ti venne in mente di filmarlo?
GA
Al liceo ero uno studente terribile. Per tutta una serie di motivi avevo deciso di non studiare, ed ebbi un grande successo in questa aspirazione. A casa accettavano che io uscissi, ma solo se dicevo che andavo in miniera. Accompagnavo sempre chiunque dei miei parenti andasse in miniera, e lì ero sempre ben accolto, soprattutto dai minatori giovani, quelli che avevano la mia età e che mi davano del tu. All’epoca pensavo di essere riuscito a stabilire un rapporto di amicizia con loro, oggi capisco che questa amicizia era anche molto influenzata dal fatto che ero anche il nipote del padrone. Gli operai erano contenti di essere ritratti. “Gianfra’ me la fai una foto?”, dicevano. La mia risposta era “Sì, ma tu non ridere”. Io non volevo che si mostrassero coscienti di essere ripresi, ma non era facile. Mi piaceva anche il fumo della miniera, questo contatto con un mondo diverso era eccitante come o più della strada. Conoscevo tutti gli operai per nome e loro partecipavano talmente alle riprese che mi indicavano il posto dove collocarmi per fare una specifica inquadratura.
 
Come detto, montai il filmato a Torino, mentre studiavo per l’esame di anatomia, che è del II anno. Avevo messo il libro su un leggio sul fondo della scrivania, mentre davanti a me avevo la macchina per fare il montaggio. All’epoca, il montaggio si faceva tagliando fisicamente il film, operando le sostituzioni necessarie e poi incollando i fotogrammi di celluloide l’uno all’altro. Mentre ero a Torino, ricordo che una volta presi il treno notturno per Parigi, andai alla Cineteca Nazionale e chiesi di vedere La corazzata Potëmkin. Quando l’assistente arrivò con tutte le pizze e me le mise tra le mani, per me fu uno shock. Ricordo che studiai alcuni momenti del film fotogramma per fotogramma. Oggi, quando mi chiedo come abbia potuto montare il filmato essendo completamente ignorante della tecnica e della teoria del montaggio, sento l’influenza dello studio di alcuni passaggi della Corazzata.
PV
 
Hai trovato recentemente anche un altro filmato.
 
GA
 
Sì, è relativo alle feste della Settimana Santa a Caltanissetta e in provincia. È un filmato storico, non ne conosco nessuno così antico. Lo sto montando proprio ora in una maniera critica. Ma ad oggi non sono ancora pronto né a parlarne né a presentarlo. Spero di finire il montaggio in maniera soddisfacente in breve tempo.   
Non sono presenti ancora recensioni.
0
0
0
0
0
Gli Scompaginati - circolo di lettura - via assarotti 39 - genova ITALY
Gli Scompaginati - circolo di lettura via assarotti 39 - genova ITALY
Torna ai contenuti