gli scompaginati

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La domenica mi lavavo e vestivo in fretta per andare in chiesa, fremente d’incrociare gli occhi verdi di Costanza. Me n’ero infatuato quando l’avevo vista prendere la sua prima comunione, agghindata come la più bella e leggiadra tra tutte le spose. Era stata infatti in quel momento, dicevano le suore, la sposa di Cristo. E solo di Cristo le suore avrebbero voluto per sempre mantenerla. Ma un domani non molto lontano, pensavo e speravo, sarei stato io il suo sposo felice.

 
Come Dante per Beatrice, e come Zivago per Lara, così Arturo ci racconta l’inizio del suo grande amore per la bella Costanza dai capelli rossi. Un amore ricambiato questo, ma ostacolato dal destino. È una reciproca passione la loro, iniziata all’età di sette anni e durata tutta la vita. Scorrendo le pagine del romanzo, anche noi attraversiamo il Novecento con Arturo e Costanza, rivivendo così quei momenti tragici e felici, di guerra e di pace, che spesso i nostri genitori e i nostri nonni ci hanno raccontato.
I due innamorati vivono quindi due vite diverse, condizionate dagli eventi storici che li dividono, e dagli altri personaggi che arricchiscono il romanzo. Soprattutto, per Costanza, c’è l’incontro con il pittore antifascista Castorio mentre, per Arturo, vi sono due genitori del tutto particolari, e la bionda Elena. Ma i loro anni scorrono, mentre l’Italia cambia: dai calessi si passa alle automobili, dai fornelli a carbone alle cucine a gas, dal telegrafo alla televisione. Grazie a questa Arturo può vedere le gemelle Kessler ballare e, in una notte di luna piena su San Pietro, ascoltare Giovanni XXIII fare un discorso che apre i cuori: Tornando a casa, troverete i bambini. Carezzateli, dicendo loro che è la carezza del Papa. Se troverete una lacrima da asciugare, sappiate che nella tristezza e nell’amarezza il Papa è sempre con voi. Lui, che aveva pilotato aerei in tela durante la guerra, può vedere in televisione Neil Armstrong passeggiare saltellando sulla luna, ascoltare gli accorati appelli di Paolo VI alle Brigate Rosse per la vita di Aldo Moro, e assistere infine alla caduta del muro di Berlino.
In Cent’anni abbiamo quindi il piacere di ritrovare anche nostre esperienze personali. Il romanzo ci racconta infatti una lunga vita, con figli, amici e amori che si perdono, per poi, talvolta, incredibilmente ritrovarli. In mezzo ci sono soprattutto due guerre non volute, ma capitate.
Trovate in libreria Cent’anni (Castelvecchi editore 2019), ma lo potete ordinare anche su IBS o su Amazon.  E cliccando qui potete vederne un trailer.
Mi piacerebbe tanto poterne parlare un giorno con voi, cari amici Scompaginati.
 
                                                               Con immutato affetto,
 
                                                                       Giuseppe Bordonali
 
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